Fuori dalle mura 2016

29 novembre – 6 dicembre 2016

APPUNTI SULLA FUNZIONE DELLA DECORAZIONE OGGI

di Elisabetta Longari

Pensare alla decorazione oggi, nobile arte dall’imponente passato, significa esercitare il tentativo continuo di tracciarne nuovamente il territorio di competenza, alla luce delle molteplici spinte cui l’uomo contemporaneo è soggetto. Tuttavia resta come implicita, inglobata definitivamente nel concetto di decorazione, l’accezione che ne diede Matisse, con la sua idea di un’arte che vede la propria priorità nella funzione di essere un conforto per l’uomo, come egli ha bene espresso nella sua indimenticabile affermazione: “Sogno un’arte di equilibrio, di purezza, di tranquillità, senza soggetti inquietanti e preoccupanti. Un’arte che sia per ogni lavoratore intellettuale, per l’affarista come per il letterato, ad esempio, un lenitivo, un calmante cerebrale, qualcosa di analogo a una buona poltrona dove riposarsi dalle fatiche fisiche”.1

Compressi come sardine in scatola, gli abitanti di larga fetta del pianeta sono condannati a vivere non soltanto per lo più al chiuso ma anche nel grigio. La decorazione è proprio quell’arte che più delle altre potrebbe sanare questo deprivante stato di cose, ma bisognerebbe avere degli amministratori della cosa pubblica più oculati e lungimiranti, più sensibili e meno ignoranti sotto il profilo dell’educazione visiva.

Per capire più a fondo cos’è e cosa può essere la decorazione, conviene rifarsi all’etimologia della parola, capace di svelare le sue valenze più o meno nascoste. Nel termine decorazione è contenuta una vasta gamma di sfumature di ordine concettuale che comprendono l’idea di decoro, di dignità e di misura come quella, più immediata, di ornamento; ma il termine, nella lingua italiana, contiene anche il significato di onorificenza. Dunque il concetto di decorazione porta con sé implicazioni relative ad una probitá che è insieme estetica ed etica.

Se l’arte della pittura puó essere praticata nel chiuso ambiente di uno studio, la decorazione per sua natura vive nel mondo, e storicamente prende forma in cantieri dal carattere corale che danno corpo a grandi opere collettive.

Un’esperienza fondamentale risulta quella che offre ai migliori studenti dell’indirizzo del corso di Decorazione dell’Accademia di Brera ogni anno l’opportunità di esporre in una galleria milanese, in modo da confrontarsi con un contesto più ampio, particolarmente necessario alla luce delle considerazioni, qui appena accennate, riguardanti la profonda vocazione della pratica da loro scelta come orientamento artistico.

 

1 Henri Matisse, Scritti e pensieri sull’arte, Einaudi, Torino 1979, p. 11.

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